Studio Terzomolare ha presentato Grandi di Chiron Floris

29 Ottobre 2023

[Roberto Loddo]

“Frees-free studio” di Studio Terzomolare sabato 28 ottobre a Cagliari in Via San Giuseppe 17, ha ospitato la restituzione dell’artista Chiron Floris, dal titolo “Grandi”, in occasione della sesta residenza d’artista di questa edizione. Frees, ideato e a cura di Paolo Carta e Cristina Meloni, quest’anno è co-curato con Elena Calaresu e Fabiano Alciator di Campanello’s house.

“Grandi” è la proposta di progetto di Chiron Floris, la quale sposa un racconto familiare e l’attitudine alla modificazione delle forme, a partire da filo e tessuto. Un intenso lavoro di rimodellamento e di ricerca dei simboli e dei miti sardi passando per lo studio delle tecniche tradizionali di tessitura sarda. Tra i vari elementi esposti nella residenza salta subito all’attenzione un tradizionale corpetto sardo steso che contiene la personale ricostruzione di diffuso talismano sardo, chiamato sa punga. Un quadrato di tessuto in panno costruito dalle donne della famiglia al cui interno sono contenuti elementi naturali utilizzati con scopi protettivi: grano, semi, erbe cera benedetta, monete, scritti e preghiere.

Il personale amuleto di Chiron Floris contiene sa frégula, una delle paste più antiche della Sardegna che prende forma bagnando con l’acqua la semola contenuta in sa scivedda, (caratteristico recipiente in terracotta) e sottoponendola con le mani ad un movimento circolare sino ad ottenere delle piccole sfere di pasta dalla forma irregolare che vengono poi tostate al forno. All’ingresso della residenza, viene poi ricostruito nel pavimento un lavoro ispirato dal filet di Bosa, con olive, mandorle, bucce di melograno e semi che evocano gli elementi iconici dell’antica arte della tessitura e ricamo tradizionale del merletto sardo, dalla funzione estetica e altamente simbolica.

La residenza inizia dai disegni, uno al giorno, appunti scritti e minimali bozze che si affiancano a quella che è la sua ricerca personale, di sé e delle sue origini, esplorate a partire dalla figura evanescente e quasi mitologica del bisnonno Francesco Floris, avvocato emigrato dalla Sardegna nel 1926 e approdato misteriosamente a Parigi, e poi in Belgio, dove, nascondendo la sua identità, cambia cognome in “Grandi”, il titolo di questa residenza dell’artista Chiron Floris.

Per la curatrice Elena Calaresu: “quella di Frees non è che la tappa finale del personale viaggio in Sardegna dell’artista, iniziato nei primi mesi dell’anno a Bosa dove, vicina alle maestranze femminili delle merlettaie del paese dell’associazione La Foce, ha appreso la complessa arte del filet, e poi a Nuoro e Ollolai. Il tessuto diventa tramite per la scoperta dei simboli arcaici di buon auspicio e del femmineo, come il corno e la luna, che Floris insegue in ogni immagine, in una fotografia di un velo di una donna sarda, e nei tracciati vegetali. Si può cucire con ogni mezzo, sembra dirci l’artista, purché tutto si riconduca a forme a lei familiari e custodi di memorie di Sardegna, come un merletto di mandorli, olive e bucce di melagrane: un rituale d’autunno palpabile e sensoriale”.

Sei Penelope?, le è stato chiesto da un passante, mentre Floris era intenta a cucire un piccolo telaio. Ci verrebbe da dire sì, che lo è, alla ricerca di un Odisseo senza ritorno e lei, una Penelope di terza generazione che lo cerca ancora, e in qualche maniera lo trova e lo tiene vicino. La ricerca dell’artista, nel corso delle due settimane di residenza cagliaritana, si rivela attraverso il suo mezzo: quello del cucito. Non fiber art o textile art: il lavoro di Floris è piuttosto una modificazione di forme, un disfacimento della funzione di un oggetto per plasmarlo in novità ulteriori. [Dalla descrizione curata da Elena Calaresu].

Chiron Floris (Maastricht, 1994). Vive attualmente ad Anversa, ed è iscritta ad il Master di moda presso KASK di Gand, dove sta scoprendo sempre di più un approccio narrativo alla moda. Con una formazione da stilista, si descrive come una narratrice visiva. Ispirata dalla nostalgia, dalle relazioni interpersonali e con una predilezione per la semplicità, lavora in modo giocoso e poetico.

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