Sugli allagamenti a Bosa

21 Agosto 2024
Il Lungo Temo allagato ieri a Bosa, foto linkoristano.it

[red]

Il problema non è il fiume Temo, ma la mancata adeguata gestione del territorio di Bosa secondo il comitato Non ti Temo insieme all’associazione professionale Generazione Mare che in un comunicato evidenziano quanto accaduto due giorni fa, dove abbondanti piogge di alcune ore hanno colpito gravemente la città di Bosa, allagando gran parte del suo centro abitato.

La massa d’acqua arrivata dalle montagne di Montrestra, anziché defluire per gli antichi canali di sbocco al fiume, ha trovato mille ostacoli e ostruzioni: assente o non funzionante sistema di deflusso delle acque che pertanto ristagnano e allagano, canali di scolo mancanti, tombati o occlusi, tombini e caditoie insufficienti e comunque chiusi o ostruiti da rifiuti e detriti che hanno ostacolato il normale deflusso delle acque al fiume, oltre al mancato dragaggio del fiume stesso da oltre 20 anni con un letto che non ha più la portata naturale di un tempo. Il risultato è che le strade si sono trasformate in veri e propri torrenti che riversavano nel fiume enormi quantità di acqua sporca e detriti.

Un allagamento che pertanto non è dovuto ad un supposto ‘nubifragio’  (tale non può essere definita una pioggia abbondante di mezza giornata), ma bensì ad una perpetrata errata ovvero mancata gestione del territorio.

Ieri il livello del fiume temo non ha mai superato i 30 centimetri  e ha fatto sì che l’acqua che scendeva dalle strade, dai giardini e dalle campagne scorresse senza creare nessun danno e allagamento.
Il problema pertanto non è il fiume, ma la storica cattiva amministrazione del territorio. La soluzione non può essere la costruzione di un muro e di opere che canalizzerebbero il fiume creando un ulteriore impedimento allo scorrere e defluire naturale delle acque, causando un ulteriore importante pericolo per la città di Bosa, che potrebbe essere completamente sommersa dalle acque in piena.

È importante sottolineare che gli studi  che hanno portato alla progettazione della contestata opera di arginatura sono datati e non più attuali, in un contesto profondamente modificato sia per il territorio  sia per gli eventi climatici.

Constatata tale inaccettabile situazione, il Comitato Non ti Temo e l’Associazione Generazione Mare  rinnovano pertanto la richiesta di un urgente incontro con l’amministrazione locale e con la Regione Sardegna, nella persona del Commissario per il dissesto idrogeologico e Presidente della Regione, per discutere possibili soluzioni che siano realmente efficaci per la salvaguardia della città di Bosa dai gravi impatti quali quelli dell’evento di ieri  e alternative alle “opere di difesa del rischio idraulico” che si stanno contestando.

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