Tuvixeddu da salvare

1 Luglio 2009

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Marcello Madau

Solo in Italia, e in Sardegna, è possibile pensare che un luogo come Tuvixeddu non debba essere integralmente salvato, che non debba essere tenuta lontana la speculazione edilizia.
Pochi giorni fa il tema dello straordinario complesso archeologico e paesaggistico è stato rilanciato a livello europeo. E’ un bene che l’iniziativa venga ripresa, con realismo ma senza cedimenti: se la trattativa appare inevitabile, essa non può essere né strumentale né al ribasso. More...Qualcuno, come i sardisti al governo regionale, ha provato a rilanciarla, ma tutto sembra essere stato una bolla di sapone, in odore di strumentalismo pilatesco.
Vi è da temere che questo silenzio strisciante serva a prefigurare una situazione ancora più compromessa, e irreversibile.
Il Manifesto Sardo, con Eddyburg e il Cagliari Social Forum, ha dedicato molte energie a Tuvixeddu, raccogliendo migliaia di firme, puntando alla tutela integrale dell’area senza alcuna ‘via breve’ come purtroppo, anche a sinistra e nell’esperienza della giunta Soru, alcuni fecero. Vi mettiamo a disposizione in un solo, grande archivio, il lavoro sinora svolto.
Criticammo severamente gli errori giuridici e le operazioni verticistiche ed elitarie, senza perdere di vista l’obiettivo principale: la salvaguardia di Tuvixeddu e l’obiettivo più generale di una visione ed una scelta efficace e democratica, realizzabile solo attraverso una discussione allargata e competente che sappia coinvolgere i cittadini.
La mancata salvaguardia di Tuvixeddu peserà su di molti, ancora più gravemente su chi, occupando ruoli nelle istituzioni della tutela (e ora della Regione Autonoma), non farà nulla o, peggio ancora, continuerà a favorire l’assedio speculativo ad un’area irripetibile che è sotto gli occhi di tutto il mondo scientifico.

3 Commenti a “Tuvixeddu da salvare”

  1. Angelo Liberati scrive:

    (…)La mancata salvaguardia di Tuvixeddu peserà su di molti, ancora più gravemente su chi, occupando ruoli nelle istituzioni della tutela (e ora della Regione Autonoma), non farà nulla o, peggio ancora, continuerà a favorire l’assedio speculativo ad un’area irripetibile che è sotto gli occhi di tutto il mondo scientifico.(…)

    Grazie Marcello

  2. Michele Podda scrive:

    Io credo che pochissimi, non saprei chi però, in Sardegna (non mi interessa in Italia e nel mondo) potrebbero pensare che Tuvixeddu NON DEBBA ESSERE SALVATO INTEGRALMENTE. Che se ne parli dunque, sicuramente ci sono orecchie e menti aperte.
    La speculazione edilizia c’è, in Italia e nel mondo, e ce la dobbiamo tenere; tentiamo quantomeno di DIROTTARLA dove possa fare meno danni.
    Confesso che non ho verificato in “archivio” (potrei farlo più avanti) ma mi pare di ricordare che Maninchedda proponeva uno scambio di “aree edificabili” e somme integrative: mi pare una proposta sensata.
    Detto questo, caro Madau, le raccolte di firme servono molto relativamente ( qualcuno dice che servono più a chi le raccoglie che a risolvere il problema, non volermene; restano comunque un ottimo mezzo per sensibilizzare e informare, ma forse è tempo di tentare altre vie) e quel che serve realmente è individuare e DENUNCIARE chi precisamente è disposto a SACRIFICARE TUVIXEDDU PER I PROPRI “PORCI COMODI”.
    Che l’impresa guardi soltanto ai propri INTERESSI è nella norma, lo sappiamo; ma fra gli amministratori pubblici IN TROPPI hanno gestito/vogliono gestire la questione con fini PERSONALI.
    Pensi che Maninchedda (Psdaz) sia fra questi? Io non credo, e comunque prove non ce ne sono. La proposta dello SCAMBIO è fattibile? E’ giusto che si tenti una via del genere per salvare Tuvixeddu? Ci costa troppo? Questo è il 1° problema.
    Il 2° : SMASCHERIAMO chi favorisce la speculazione sacrificando Tuvixeddu.

  3. Marcello Madau scrive:

    Abbiamo indicato più volte e da tempo (ne fa fede il dossier pubblicato in questo numero) la strada della trattativa come strumento realistico sulla base dei vari diritti presenti e maturati. La permuta peraltro è indicazione che attraversa le legislature. Felici se la trattativa, per iniziativa di chiunque, dovesse riaprire, nell’obiettivo – almeno per noi e per chi ha veramente a cuore l’area – della tutela integrale. Siccome non ho parlato di interessi personali dell’on Maninchedda, non vedo perchè dovrei rispondere su questo punto: ma il silenzio preoccupa, perchè ogni assenza di iniziativa fa procedere altri meccanismi, o magari fa pensare che l’idea della permuta trova ostacoli o manca di convinzione.
    Per quanto riguarda le firme, lungi da me e da noi pensarle come decisive. Lei dice che servono relativamente, e ha ragione interpretando il suo ‘relativamente’ come ‘in relazione a qualcosa’: la qualità dei firmatari ha mostrato che non solo la Sardegna tiene a questo sito straordinario. In relazione al fatto che qualcuno ne volesse tenere conto, queste firme potrebbero servire a Tuvixeddu.

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