Ultima Generazione contro la criminalizzazione delle giornaliste e dei giornalisti
18 Aprile 2024[red]
Multe, carcere e intimidazioni: questa è la linea dell’attuale governo verso chi lo contesta. Pubblichiamo la petizione di Ultima Generazione contro la censura e la criminalizzazione dei giornalisti e delle giornaliste.
Dopo i decreti anti-Rave, dopo il DDL eco-proteste, ora il governo introduce leggi più restrittive anche alla stampa e alla libertà di informare, usando il pretesto della diffamazione per esercitare un controllo sempre più pervasivo anche sui media.
Chiediamo a tutte le forze politiche di esprimere una forte e decisa condanna al tentativo di Fratelli d’Italia di introdurre un esagerato aumento delle sanzioni, ma soprattutto l’arresto e la reclusione fino a 3 anni e l’interdizione dalla professione di giornalista per chi disobbedisce.
Noi diciamo no! La nostra democrazia sta affrontando una crisi spaventosa, ed il tentativo di incrementare le pene contro i giornalisti non risolverà il problema delle fake news e della disinformazione. Anzi, il fatto che si sia tentato di introdurre un’aggravante quando l’offesa è recata contro un “corpo politico” lascia intendere benissimo lo scopo che avrebbe avuto questa norma e di come essa sarebbe potuta essere abusata dai partiti di maggioranza.
Tutto questo avviene e aggrava un contesto in cui chi si occupa di crisi climatica sta già assistendo a forti pressioni e limitazioni alla libertà di informazione: di recente ENI ha avviato una nuova causa per diffamazione[1] ai danni di Greenpeace e ReCommon, ed ha pure ammonito alla redazione della trasmissione “Petrolio” [2]. Ma non solo: anche il diritto di cronaca viene sempre più spesso messo a rischio. Lo abbiamo visto con intimidazioni, perquisizioni e multe ai giornalisti che documentano le azioni nonviolente di protesta di Ultima Generazione[3], [4]. L’ultimo episodio in questi giorni, prima ancora che avvenisse un’azione[5].
Con un governo che nega i risultati degli studi scientifici sulla la crisi climatica, quali conseguenze può avere una norma che punisce con il carcere la diffamazione ai danni dei partiti e le fake news?
Quanto diventerà rischioso contraddire la voce autoritaria del governo?
Esprimiamo solidarietà a tutte le persone della categoria e le invitiamo a mobilitarsi, a mettere in atto pratiche di non collaborazione nelle redazioni, a scioperare, nonché pratiche di resistenza e di disobbedienza civile per difendere la libertà di stampa.
[1] La causa di ENI contro GreenPeace
[2] ENI rimprovera la trasmissione “Petrolio”
[3] A Messina un giornalista di repubblica portato in questura
[4] Torino, giornalisti multati per aver ripreso l’azione di Ultima Generazione
[5] Padova, cronista trattenuto per 4 ore, attacco alla libertà di stampa