Un nuovo modo di progettare il lavoro in Sardegna
1 Agosto 2017Vincenzo Monaco
Con una Legge Regionale sul Lavoro che affronti dal basso la necessità di una nuova progettazione realizzata dai diretti interessati, i disoccupati, i sottoccupati e coloro che stanno perdendo il lavoro, riuniti in Comitati di Progetti per il Lavoro, il Comitato Lavoro, Dignità e Vita, propone ai Comuni, in particolare ai piccoli a rischio spopolamento, alla Regione ed ai suoi Enti, all’Aspal ed agli esperti di politiche e progettazione per il lavoro, di collaborare insieme per dare una svolta vitale alle politiche del lavoro in Sardegna.
Questo messaggio il Comitato Lavoro Dignità e Vita lo ha affidato il 23 luglio 2017, ai partecipanto al primo incontro Aperto della iniziativa CHENTU CONCAS, CHENTU IDEAS, PER UNA CAMINERA NOA, tenutosu a Santa Cristina di Paulilatino. Tutti insieme, disoccupati e Comuni tramite i loro delegati per le politiche del Lavoro, tutti gli Assessorati Regionali indispensabili per nuove soluzioni e progetti compresa l’indispensabile formazione ed aggiornamento dei richiedenti lavoro, impegnati a costruire un “Progetto composto da 1000 progetti” Comunali e Territoriali per creare nuovo Lavoro.
Un ruolo fondamentale lo potrà svolgere l’ASPAL tramite i suoi uffici di assistenza per il lavoro. Le imprese pubbliche o partecipate e le Imprese con le loro Associazioni, i Sindacati l’indispensabili per la formazione ed il rispetto dei diritti sindacali, gli Esperti e le Società di Progettazione Territoriale ed Europea, tutti impegnati in termini di Volontariato progettuale riconosciuto nei progetti come servizi rendicontabili in base alle spese ammissibili, possono dare vita ad una strategia veramente dal basso (bottom up), di un processo innovativo capace di affrontare la fase contemporanea del passaggio in Sardegna dalla Economia Lineare alla Economia Circolare.
L’invito del Comitato Lavoro Dignità e Vita è stato quindi quello di costituire in ogni Comune un “Comitato per i Progetti per il Lavoro “ ed un Coordinamento Regionale di questi Comitati raccogliendo e rielaborando le idee ed i progetti locali per il lavoro da sviluppare come progetti di settore e di rispetto delle vocazioni produttive di ogni territorio, da presentare a finanziamento secondo nuove norme di sostegno in un’unica legge per il lavoro.
Con l’avvio di processi di riduzione intelligente e costante dell’uso delle risorse naturali, ambientali ed umane si possono creare in tempi ragionevoli soluzioni di nuovo lavoro indirizzati al riuso produttivo dei territori agricoli, urbani, costieri, collinari e montani nel rispetto dei valori e dei patrimoni disponibili. Un riuso delle materie prime e dei prodotti che hanno completato i loro cicli del consumo che possono essere riciclati nella misura più ampia possibile e meno inquinante degli spazi vitali destinabili a nuove produzioni e nuovi prodotti che possono rivivere con fasi ulteriori della loro utilità.
Un recupero della esperienza comunitaria anche nelle nostre città urbane costiere dove la nostra vita e la nostra salute e la nostra vanno garantite con dignità ai lavoratori ed ai cittadini. Risanamenti di aree inquinate e bonifiche di aree dimesse dalle industrie e dalle iniziative militari possono essere restituite a nuova vita, a riqualificazioni urbane e completamenti strutturali nelle dimensioni adatte per le capacità di intervento delle nostre imprese e dei nostri lavoratori.
Progetti di lavoro alternativo alle dismissioni, pensando ad un nuovo turismo che sostituisca, se possibile azioni contro gli esseri umani con operazioni di riqualificazione e valorizzazione dei nostri paradisi perduti. La non compresa tragica situazione del nostro mondo del lavoro e di una parte molto ampia della popolazione sarda, conseguenza di un lavoro dissoltosi in questi ultimi decenni, ha favorito politiche multinazionali e di imprese inefficaci, condizionate da logiche esterne alla nostra comunità ed ai nostri valori, può essere superata non riproponendo una occupazione per emarginati e sotto occupati nelle nicchie deboli del nostro sistema del lavoro.
Comitadu Sardu pro su Traballu sa Dignidade e sa Vida a cura di Vincenzo Monaco con il lavoro svolto con Giovanni Nuscis, Rosa Foddai, Rita Pilotto, Giuseppe Pisano, Maria Grazia Pippia, Carlo Manca. Dedicato a Graziella Deffenu.