Un nuovo soggetto politico?
15 Aprile 2012Red
Anche la sinistra ha il suo ‘manifesto dei professori’, una riflessione forte e approfondita proposta da decine di compagni di grande autorevolezza e diversi orientamenti politici: i primi firmatari sono Andrea Bagni, Paul Ginsborg, Claudio Giorno, Chiara Giunti, Alberto Lucarelli, Ugo Mattei, Nicoletta Pirotta, Marco Revelli, Massimo Torelli (redattori del testo), Giuseppina Antolini, Danila Baldo, Giuliana Beltrame, Piero Bevilacqua, Valter Bonan, Paolo Cacciari, Nicoletta Cerrato, Adelaide Coletti, Emmanuele Curti, Sergio D’Angelo, Giuseppe De Marzo, Gianna De Masi, Silvia Dradi, Luigi Ferrajoli, Dario Fracchia, Luciano Gallino, Domenico Gattuso, Luca Giunti, Celeste Grossi, Danilo Lillia, Marinunzia Maiorani, Teresa Masciopinto, Luca Nivarra, Leo Palmisano, Tonino Perna, Riccardo Petrella, Anna Picciolini, Sandro Plano, Chiara Prascina, Corinna Preda, Giuliana Quattromini, Leana Quilici, Alessandro Rampiconi, Domenico Rizzuti, Stefano Rodotà, Chiara Sasso, Enzo Scandurra, Laura Tonoli, Mapi Trevisani, Vittorio Vasquez, Fulvio Vassallo Paleologo, Guido Viale.
Si tratta di una proposta di evidente interesse, che ha suscitato un vivacissimo dibattito sulle pagine de ‘il manifesto’ e anche nel paese, almeno nel ‘popolo della sinistra’.
Abbiamo perciò raccolto il documento e i primi quattordici contributi in un dossier che vi proponiamo, che va ad arricchire la nostra serie e che, particolarmente in Sardegna, dove il manifesto arriva ormai con impressionate difficoltà, darà la possibilità di accedere agli interventi che si stanno susseguendo. La discussione è in corso: ci proponiamo perciò di aggiornare il dossier stesso. E di integrarlo anche con spunti e contributi che vi invitiamo a proporci.
28 Aprile 2012 alle 09:13
Per ora mi limiterei a segnalare che il titolo non è “un nuovo soggetto politico” ma UN SOGGETTO POLITICO NUOVO. i promotor dell’iniziativa hanno più volte segnalato la distinzione che anche a me non sembra irrilevante. Sono molto interessato alla proposta politica e spero che le adesioni crescano anche in Sardegna. Ho visto dall’elenco dei dei firmatari del “Manifesto” che ci sono oltre una ventina di sottoscrittori di Cagliari: nomi a me nuovi. Spero intervengano anche sul manifesto sardo ad esprimere pareri e sostegno per costruire poi momenti di confronto.