Roberto Loddo

Una serata per sostenere il comitato sardo che chiede l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il 31 marzo dalle 20.30 a Serdiana, presso la comunità “La collina” le associazioni aderenti al comitato “Stop Opg” hanno organizzato una cena di autofinanziamento che servirà a finanziare la campagna “Un volto, un nome”. Gli organizzatori chiedono a tutte le cittadine e i cittadini sensibili al rispetto dei diritti civili e umani di sostenere questa iniziativa.

La costituzione italiana afferma che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Nonostante ciò esistono luoghi di morte, di sofferenza e di privazioni dove le persone vengono imprigionate sulla base di un obsoleta concezione della malattia mentale. Sono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. In Italia sono state emanate delle norme per il superamento di questi luoghi, ma a distanza di anni sono inapplicate. Per queste ragioni si è costituito a Roma il Comitato Nazionale “Stop Opg” che rivendica il rispetto di quelle norme. La Sardegna è stata la prima regione a far proprio l’appello lanciato dal Comitato Nazionale.

La campagna “Un Volto Un Nome” partirà con il convegno regionale il 26 Aprile a Cagliari: si chiede alla Regione Sardegna, alle Asl e ai Dipartimenti di Salute Mentale, l’impegno per assistere e curare i 33 cittadini sardi internati negli Opg della penisola. Le organizzazioni di Stop Opg vogliono sopratutto evitare che il ritorno di queste persone avvenga attraverso la costruzione di “piccoli manicomi” mascherati da strutture terapeutiche. L’incontro, a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali e della società civile, sarà sopratutto un momento di riflessione e di analisi sullo stato dei  diritti umani e delle attuali politiche sociali e sanitarie sul territorio regionale.