Una fabbrica senza consenso?
16 Gennaio 2011Red
Il voto di Mirafiori ha sconfitto l’arroganza di Marchionne. Questa è la notizia con cui apriamo il numero del quindicinale e nel corso dei prossimi giorni ritorneremo su questo tema. Intanto ci preme sottolineare che non sarà possibile governare la fabbrica senza il consenso dei lavoratori. Il fatto più rilevante è che la Fiom non è stata lasciata sola nonostante l’attacco concentrico condotto dall’azienda, dal governo e dai sindacati amici. Che il suo consenso, per lo straordinario lavoro operato, sia cresciuto rispetto a quello già ‘sorprendente’ di Pomigliano d’Arco.
La sinistra se ne accorgerà?
Sarà comunque molto difficile che il modello della fabbrica caserma, molto caro a Marchionne, possa realizzarsi. Sarà bene per tutti che la Fiat riapra la trattativa e cerchi un accordo accantonando le tentazioni autoritarie e rispettando i diritti dei lavoratori.
Intanto appare opportuno, come ha detto Susanna Camusso che “tutta la Confederazione si mobiliti per avere la piena riuscita dello sciopero generale dei metalmeccanici promosso dalla Fiom per il 28 gennaio”.