Vietato calpestare i diritti
26 Febbraio 2010
Non solo a Cagliari ma anche a Sassari il primo marzo ci sarà una manifestazione in difesa dei diritti dei migranti. Bisogna sconfiggere la politica dell’esclusione: è un impegno che si diffonde in tutto il paese. A Milano, ci scrive la nostra compagna Valeria Piasentà, si lavora per la manifestazione del 6 marzo.
Anche Sassari, come numerose città in Italia, il primo marzo si mobilita per dire no al razzismo, sulla scia del movimento che in Francia, dal 2008, organizza la journée sans immigrés: 24h sans nous, lo sciopero degli immigrati. La manifestazione partirà alle ore 17.00 da Piazza Sant’Antonio, proseguirà con il corteo per Corso Vittorio Emanuele e finirà con un sit-in in Piazza D’Italia. Alle 20.30, alla Sala Sassu del Conservatorio, l’Associazione Laborintus promuove lo spettacoloStrani frutti – Storie a fior di pelle, per raccontarci in musica dei “nemici che ci mettono davanti all’imprevisto, all’anarchia, alla nostra vigliacca pigrizia, all’ipocrita alibi che delega qualcun’altro a pensare al posto nostro”. Sarà una manifestazione per contrastare le politiche razziste governative e le ondate xenofobe che stanno attraversando la nostra società, per dire no alla guerra tra ultimi imposta da un modello economico distruttivo degli uomini, delle donne e della natura. La responsabilità di questa deriva razzista ci coinvolge tutti. Una società che si abitua alle disuguaglianze è destinata a perdere il senso della giustizia. Migranti e stanziali, residenti e di passaggio, chiunque abbia a cuore la tutela dei diritti, condivida il rifiuto del razzismo e voglia manifestare il proprio desiderio di una società più equa, è invitato a partecipare all’iniziativa, per dimostrare quanto sia determinante la presenza dei migranti per lo sviluppo culturale, sociale, economico e politico delle società.